Sylvia Plath si è tolta la vita a soli 30 anni. La sua è stata una vita breve e tragica. Ma anche incredibilmente piena. Genio dell’infanzia, cresciuta all’ombra di un padre prepotente, la Plath è diventata una delle voci più singolari della poesia già a 20 anni. E, mentre il suo matrimonio con il collega Ted Hughes tendeva a definirla mentre era in vita, negli anni e nei decenni successivi alla sua morte, le sue capacità di poetessa sono diventate sempre più evidenti e sempre più rispettate.
Plath non era solo una poetessa. Era una scrittrice, una figlia, una madre e una moglie. Era anche uno spirito libero che ha attraversato l’Atlantico, conquistando amici e ammiratori sia in Inghilterra che nei suoi Stati Uniti. Tuttavia, nella morte come nella vita, la Plath continua a dividere le opinioni. Per i suoi critici, sarà sempre all’ombra di Hughes. Per i suoi fan, tuttavia, ha inventato uno stile completamente nuovo di poesia confessionale, ridefinendo il genere e influenzando molti che sono venuti dopo di lei.
Allora, chi era la vera Sylvia Plath e perché la sua vita e il suo lavoro continuano ad essere importanti? Qui vi presentiamo tutto quello che dovete sapere su una delle più grandi scrittrici del 20° secolo:
Plath è nata in una famiglia accademica, ma anche in una che era costantemente in lotta per il denaro
Sylvia Plath è nata il 27 ottobre 1932, nella città di Boston. Suo padre era Otto Plath, professore di biologia alla Boston University, e sua madre Aurelia era una casalinga. Poco dopo la nascita del fratellino di Sylvia, Warren, la famiglia Plath si trasferì nella città di Winthrop, Massachusetts, dove vivevano i genitori di Aurelia. Mentre Otto Plath era uno scienziato rispettato e l’autore di un notevole libro sui calabroni, la famiglia viveva in relativa povertà. Tuttavia, nella sua poesia âPoint Shirley’, Plath ricorda che sua madre proteggeva lei e suo fratello dalla realtà dei loro problemi economici.