Dalla colonizzazione, ci sono state sessantasette definizioni di aboriginalità (Australian Law Reform Commission). In passato, le definizioni erano basate su categorie razziali chiamate quantum di sangue o “gradi di sangue aborigeno”; classificazioni che erano e rimangono altamente offensive.
Come tutte le persone, gli aborigeni e i Torres Strait Islander non hanno tutti lo stesso aspetto, che si tratti del colore della pelle, dei capelli, del naso o dell’altezza.
La definizione attuale, proposta dal Commonwealth Department of Aboriginal Affairs negli anni ’80, è che una persona aborigena e/o Torres Strait Islander è:
- di discendenza aborigena e/o Torres Strait Islander;
- identifica come aborigeno o Torres Strait Islander; e
- è accettato come tale dalla comunità in cui vive o ha vissuto.
È importante ricordare che questa definizione è molto ampia ed è spesso riservata a situazioni specifiche come la richiesta di servizi o programmi specifici per gli indigeni. Ogni comunità ha i propri mezzi di identificazione della comunità.
Quale termine è meglio usare?
“Australiano indigeno” è un termine molto generico che copre due gruppi culturali molto distinti: Aborigeni e Torres Strait Islander. Questi termini di raggruppamento sono termini ombrello, all’interno dei quali si trova una vasta gamma di nazioni diverse, ognuna con la propria cultura, lingua, credenze e pratiche. È importante riconoscere che c’è una grande diversità all’interno di questi due ampi termini.
Molti aborigeni e Torres Strait Islander non amano essere chiamati “indigeni” perché è considerato troppo generico e può essere applicato a tutti i popoli indigeni del mondo. C’è una crescente preferenza per First Nations Australians come termine più comprensivo, perché, pur essendo anch’esso generico, riconosce la diversità dei First Peoples dell’Australia. Ci sono naturalmente molti altri termini che i popoli aborigeni e Torres Strait Islander possono usare quando si riferiscono a se stessi collettivamente, per esempio First Australians o Sovereign peoples.
‘Indigenous Australian’ dovrebbe essere usato solo quando si parla di Aborigeni e Torres Strait Islander.
Ogni persona ha i propri clan, gruppi, comunità, isole e/o nazioni specifiche con cui si identifica. I modi di identificarsi sono personali e individuali; è sempre meglio chiedere alle persone cosa preferiscono e riconoscere che questa può essere la loro preferenza ma può non essere il caso di altri australiani delle Prime Nazioni.
I popoli aborigeni
I popoli aborigeni possono scegliere di identificarsi con i loro gruppi linguistici e il loro paese tradizionale, per esempio, i Gunditjamara sono i custodi tradizionali del Victoria occidentale, i Gadigal della nazione Eora sono di Sydney, e gli Yawuru sono i custodi tradizionali di Broome in Australia occidentale.
I popoli aborigeni possono descriversi in modi che si riferiscono al loro Paese (comprese le loro acque), come ‘gente di acqua salata’ per quelli che vivono sulla costa o sulle isole, o ‘acqua dolce’, ‘foresta pluviale’, ‘deserto’ o ‘spinifex’ per quelli che vivono in quell’ambiente ecologico, per citarne alcuni.
Alcuni aborigeni preferiscono essere indicati con la loro identità regionale, come Koori, Murri, Nunga o altri. Questi nomi li “collocano” come provenienti da specifiche regioni geografiche, come dire che sei un “Queenslander” o un “Tasmaniano”. Queste identità regionali non aderiscono necessariamente ai confini dello stato o del territorio australiano.
Gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres
Gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres generalmente si definiscono come provenienti da specifiche isole, tribù, gruppi familiari e/o paesi di mare. Nello Stretto di Torres, si può vivere in una sola comunità ma avere legami storici in più isole diverse.
Gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres possono anche riferirsi a se stessi come Zenadth Kes. Questo termine è stato creato dal defunto Ephraim Bani, un anziano e linguista dello Stretto di Torres che ha cercato di ridefinire il nome europeo della regione (lo Stretto di Torres) che prendeva il nome dal navigatore spagnolo Luis Vaez de Torres che navigò nella zona nel 1606. Il termine ‘Zenadth Kes’ è un’amalgama dei nomi in lingua dello Stretto di Torres per i quattro venti che attraversano la regione.
È importante anche ricordare che, indipendentemente dal luogo in cui vivono gli aborigeni e i Torres Strait Islander, la loro identità rimane legata alle loro terre d’origine culturali e ancestrali. Per esempio, potresti identificarti come una persona Ngunnawal (il Primo Popolo della regione di Canberra) ma vivere a Brisbane.
L’uso della lingua
La lingua cambia e si evolve sempre, quindi ciò che una volta poteva essere usato, oggi è offensivo. Aborigine’ è una di queste parole, e non dovrebbe essere usata.
Quando si usa in Australia, è preferibile capitalizzare le parole ‘Indigenous’, ‘Aboriginal’ e ‘Torres Strait Islander’, proprio come si farebbe con qualsiasi gruppo di persone, ed evitare di usare acronimi come ATSI o TSI. Se ci si riferisce ai popoli indigeni in generale in tutto il mondo, allora “indigeno” va scritto in minuscolo.
Anche il linguaggio che omogeneizza o cancella la diversità dovrebbe essere evitato, per esempio riferendosi a tutti gli abitanti delle isole dello Stretto di Torres come “Thursday Islanders”, o chiamando tutti i popoli aborigeni “Kooris”.
È anche preferibile usare i plurali quando si parla di popoli aborigeni e/o Torres Strait Islander. Riconosce la diversità dei diversi gruppi ed è inclusivo di tutti i diversi popoli.