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Hai mal di testa?
Prima di prendere il Tylenol, assicurati di tenere quella bottiglia fuori dalla portata del tuo cane o gatto! Il Tylenol contiene il principio attivo acetaminofene (spesso chiamato paracetamolo in altri paesi), ed è un popolare farmaco antidolorifico da banco (OTC) e contro la febbre usato dagli umani. Mentre questo farmaco è molto sicuro per l’uso umano, ha un ristretto margine di sicurezza in cani e gatti.
Purtroppo, quando cani e gatti ingeriscono l’acetaminofene – accidentalmente o perché il loro padrone glielo ha dato inavvertitamente, possono sviluppare avvelenamento a basse dosi. La gravità dell’avvelenamento da acetaminofene dipende dalla specie, poiché cani e gatti sviluppano diversi segni clinici e problemi con l’avvelenamento.
Perché i gatti hanno un metabolismo epatico alterato (chiamato glucuronidazione), essi metabolizzano male l’acetaminofene, rendendoli molto più suscettibili all’avvelenamento. La dose tossica di acetaminofene nei gatti è molto bassa, vista a soli 10 mg/kg. Questo significa che anche solo una compressa di Tylenol potrebbe uccidere un gatto.
Nei gatti, l’avvelenamento da acetaminofene colpisce i globuli rossi (RBC). I gatti sviluppano metemoglobinemia (metHb), il che significa che i loro globuli rossi non possono trasportare ossigeno. Di conseguenza, i segni clinici dell’avvelenamento nei gatti includono:
- Letargia
- Insofferenza
- Gonfiore del viso o delle zampe
- Difficoltà a respirare
- Un aumento della frequenza respiratoria
- Respirazione a bocca aperta bocca aperta
- Vomito
- Anemia
- Gomme di colore anomalo (da blu a marrone invece che rosa)
- Infarto del fegato (meno comune)
- Morte
Nei cani, la dose tossica di avvelenamento da acetaminofene è vista > 100 mg/kg. I cani in genere sviluppano insufficienza epatica da acetaminofene, e con ingestioni massicce, si può anche vedere la metemoglobinemia (emoglobina anormale che non può trasportare ossigeno nel corpo). I segni clinici dell’avvelenamento da acetaminofene nei cani includono:
- Occhio secco (strabismo cronico e scarico verde anormale degli occhi)
- Inappetenza
- Letargia
- Vomito
- Feci nere-feci catramose
- Gomme itteriche
- Incremento degli enzimi epatici
- Ubriachezza
- Coma
- Sequestri
Se il vostro cane o gatto prende acetaminofene, è in genere troppo tardi per indurre il vomito, poiché il farmaco viene rapidamente assorbito dallo stomaco. Invece, il trattamento include quanto segue presso la vostra clinica veterinaria:
- Carbone attivo per legare il veleno dallo stomaco e dall’intestino
- Sangue per valutare la conta dei globuli rossi, per cercare la presenza di metemoglobinemia, e per monitorare i valori del fegato
- Fluidi IV
- Protettori del fegato (come SAMe, n-acetilcisteina)
- Ossigenoterapia, se necessario
- Trasfusioni di sangue, se necessario
- Monitoraggio dei livelli di ossigeno e della pressione sanguigna
- Cura sintomatica di supporto
Fortunatamente, con avvelenamento da acetaminofene, esiste un antidoto chiamato n-acetilcisteina (spesso abbreviato in NAC). Non tutti i veterinari hanno questo antidoto, quindi se il vostro animale domestico è entrato in una quantità tossica di acetaminofene, potrebbe essere necessario rivolgersi a un ospedale di emergenza o a una clinica specializzata.
La prognosi per l’avvelenamento da acetaminofene è in genere da discreta a buona con cure di supporto e l’uso dell’antidoto. In caso di dubbio, se sospettate che il vostro cane o gatto si sia avvelenato con l’acetaminofene, contattate subito il vostro veterinario o il veterinario d’emergenza e cercate un’immediata attenzione veterinaria (sì, anche nel cuore della notte). Con qualsiasi avvelenamento, prima si cerca l’attenzione, migliore è la prognosi e meno costoso o dannoso per voi e il vostro animale domestico.