Caspar David Friedrich (5 settembre 1774 – 7 maggio 1840) è stato un pittore di paesaggi romantico tedesco del XIX secolo, generalmente considerato il più importante artista tedesco della sua generazione. È meglio conosciuto per i suoi paesaggi allegorici della metà del periodo, che tipicamente presentano figure contemplative che si stagliano contro cieli notturni, nebbie mattutine, alberi brulli o rovine gotiche. Il suo interesse primario era la contemplazione della natura, e il suo lavoro spesso simbolico e anti-classico cerca di trasmettere una risposta soggettiva ed emotiva al mondo naturale. I dipinti di Friedrich sono caratterizzati da una presenza umana in prospettiva ridotta in mezzo a paesaggi estesi, riducendo le figure in una scala che, secondo lo storico dell’arte Christopher John Murray, dirige “lo sguardo dell’osservatore verso la loro dimensione metafisica”.
La visualizzazione e la rappresentazione del paesaggio in un modo completamente nuovo fu l’innovazione chiave di Friedrich. Egli cercò non solo di esplorare il beato godimento di una bella vista, come nella concezione classica, ma piuttosto di esaminare un istante di sublimità, una riunione con l’io spirituale attraverso la contemplazione della natura. Friedrich fu determinante nel trasformare il paesaggio nell’arte da uno sfondo subordinato al dramma umano a un soggetto emotivo autonomo. I dipinti di Friedrich usavano comunemente la Rückenfigur – una persona vista da dietro, che contempla il panorama. Lo spettatore è incoraggiato a mettersi nella posizione del Rückenfigur, con cui sperimenta il potenziale sublime della natura, comprendendo che la scena è come percepita e idealizzata da un umano. Friedrich ha creato la nozione di un paesaggio pieno di sentimento romantico – la romantica Stimmungslandschaft. La sua arte descrive una vasta gamma di caratteristiche geografiche, come coste rocciose, foreste e scene di montagna. Usò spesso il paesaggio per esprimere temi religiosi. Durante la sua epoca, la maggior parte dei suoi dipinti più noti erano visti come espressioni di un misticismo religioso.