“Perché i cattolici dovrebbero essere interessati alla Versione di Re Giacomo della Bibbia? E perché ci dovrebbe essere abbastanza interesse cattolico da giustificare un’edizione della KJV per i lettori cattolici?”
Queste due domande stimolanti introducono la nuova King James Bible for Catholics pubblicata dalla Walsingham Press in un set di due volumi il 19 settembre, giorno della festa di San Teodoro. La Bibbia di Re Giacomo per i cattolici è stata un’iniziativa di John Covert, un membro dell’Ordinariato della Cattedra di San Pietro, per ripubblicare la versione originale della Bibbia di Re Giacomo del 1611, con piccole modifiche e note a piè di pagina, per i cattolici.
Padre David Ousley, pastore della Chiesa Cattolica di San Giovanni Battista, una parrocchia dell’Ordinariato della Cattedra di San Pietro a Bridgeport, Pa, delinea nell’Introduzione a The King James Bible for Catholics l’importanza oggi per i cattolici dell’eredità della KJV del “buon inglese”, che divenne il “patrimonio comune della lingua inglese”. Spiega come fosse una traduzione letterale con un’enfasi sull’accuratezza. Ma condivide come ha anche reso accuratamente l’ambiguità nei testi originali greci ed ebraici, permettendo alcune delle immagini più potenti delle Scritture.
Scrive: “La maggior parte delle traduzioni moderne scelgono quello che pensano sia il significato più probabile. Ma per quanto possibile, la KJV preferisce trasmettere l’ambiguità. Per esempio, ‘la luce brilla nelle tenebre; e le tenebre non la comprendono’ (Giovanni 1:5). ‘Comprendere’ porta con sé il senso di comprensione (le potenze delle tenebre non l’hanno capito), e anche che la Luce non può essere racchiusa, limitata, confinata, e che le tenebre non possono vincere la Luce. La KJV non sceglie un significato, ma trasmette qualcosa della ricchezza del greco”
Questa ricchezza ha un effetto potente sull’immaginazione spirituale. Una delle immagini indelebili della mia infanzia, come cattolico, è stata una funzione familiare per bambini che abbiamo tenuto in Avvento per commemorare San Giovanni Battista. Mio padre, che è cattolico ed ex episcopaliano, lesse dal prologo e dal primo capitolo del Vangelo di Giovanni da una vecchia KJV. Ricordo vividamente che leggeva ad alta voce quelle stesse parole “la luce brilla nelle tenebre; e le tenebre non la comprendono” alla luce di una sola candela mentre eravamo riuniti intorno al tavolo della cucina. Ogni volta che l’Ultimo Vangelo viene letto in una messa di culto divino, in particolare nel periodo natalizio, ricordo le sue parole e quella coraggiosa candela che illuminava le tenebre.
La KJV ha avuto un’influenza decisiva sui cristiani del mondo di lingua inglese, e quindi (come nota padre Ousley) sugli Ordinariati per la tradizione anglicana che papa Benedetto XVI ha istituito nel 2009 con la costituzione apostolica Anglicanorum coetibus. La lingua della KJV, spiega, “forma la nostra preghiera e il nostro linguaggio liturgico” ed “è un elemento chiave del patrimonio che gli Ordinariati portano nella comunione della Chiesa cattolica”. Culto Divino: il Messale, che è stato approvato dalla Santa Sede nel 2015, incorpora testi dalla KJV per il culto cattolico.
Come spiega padre Ousley, la KJV non è autorizzata per il culto pubblico negli Ordinariati. Gli Ordinariati non hanno un lezionario KJV, per esempio. La Bibbia di Re Giacomo per i cattolici non è una “edizione cattolica” della KJV, “ma piuttosto la KJV per i lettori cattolici … adatta per lo studio, sia da parte di individui che in gruppi.”
Per i cattolici, la Bibbia di Re Giacomo per i cattolici, apre alcune importanti opportunità ecumeniche ed evangeliche per impegnarsi in un dialogo sincero con i cristiani protestanti, in particolare quelli che continuano ad avere una forte aderenza alla KJV, circa il seguire Gesù Cristo nella Chiesa Cattolica. Troppo spesso quella conversazione deraglia su polemiche disinformate (un certo numero delle quali John Covert affronta qui, oltre a una pagina di domande frequenti). Quest’opera offre l’opportunità di rifocalizzare un dialogo ecumenico tra cristiani (facendo uso di una comune pietra di paragone biblica) dove dovrebbe sempre essere fondato: seguire Gesù Cristo e vivere in comunione con lui ogni giorno in stretta obbedienza alla sua Parola come pienamente rivelata dalla Chiesa Cattolica di Cristo.
I lettori dovrebbero proseguire verso Walsingham Publishing per leggere l’eccellente introduzione di P. Ousley a La Bibbia di Re Giacomo per i cattolici per intero. I cattolici di lingua inglese, anche al di fuori degli Ordinariati, dovrebbero prendere in considerazione l’acquisto per scoprire ciò che Padre Ousley dice essere “un elemento del patrimonio che gli Ordinariati cercano di condividere con la Chiesa secondo l’esortazione di Papa Benedetto XVI in Anglicanorum coetibus.”
Un’anteprima della King James Bible for Catholics è qui.
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