Crono

Crono, scritto anche Cronos o Kronos, nella religione greca antica, divinità maschile che era venerata dalla popolazione pre-ellenica della Grecia ma probabilmente non era ampiamente venerata dai greci stessi; fu poi identificato con il dio romano Saturno. Le funzioni di Crono erano legate all’agricoltura; in Attica la sua festa, la Kronia, celebrava il raccolto e assomigliava ai Saturnalia. Nell’arte era raffigurato come un vecchio che reggeva un attrezzo, probabilmente in origine una falce ma interpretato come un’arpē, o spada ricurva.

Crono

Cronus, rilievo sul castello di Edzell, Scot.

Jonathan Oldenbuck

Nella mitologia greca Crono era il figlio di Urano (cielo) e Gea (terra), essendo il più giovane dei 12 Titani. Su consiglio di sua madre castrò suo padre con un’arpaē, separando così il cielo dalla terra. Divenne ora il re dei Titani, e prese come sua consorte sua sorella Rea; ella partorì da lui Estia, Demetra, Era, Ade e Poseidone, che egli inghiottì perché i suoi stessi genitori lo avevano avvertito che sarebbe stato rovesciato dal suo stesso figlio. Quando Zeus nacque, tuttavia, Rea lo nascose a Creta e ingannò Crono a ingoiare una pietra. Zeus crebbe, costrinse Crono a sboccare i suoi fratelli e le sue sorelle, mosse guerra a Crono e ne uscì vittorioso. Dopo la sua sconfitta da parte di Zeus, Crono divenne, secondo diverse versioni della sua storia, o prigioniero nel Tartaro o re nell’Eliseo. Secondo una tradizione, il periodo del dominio di Crono fu un’età dell’oro per i mortali.

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