A volte dire che ti dispiace è una cosa veloce, perché hai fatto qualcosa come urtare qualcuno per sbaglio. In italiano, a seconda di come lo dici, potresti dover prendere una decisione rapida: Quanto bene conosco questa persona, e quanto dovrei essere formale?
La forma familiare è scusami, o semplicemente scusa. Grammaticalmente parlando, stiamo usando la forma imperativa di scusare. Se guardate la coniugazione di scusare, vedrete che è coniugato come gli altri verbi che terminano in -are (presto sarà spiegato da Daniela nella sua popolare serie di lezioni di grammatica!) Vedrai anche che è facile fare confusione.
Imparare le coniugazioni può essere scoraggiante, ma vale la pena imparare gli imperativi di scusare, dato che è un verbo che ti servirà in molte situazioni. Già che ci siete, potreste fare lo stesso con perdonare, che si coniuga allo stesso modo e può avere un significato simile, come nella seguente situazione in cui Marika finge di essere distratta.
Perdonami, scusami tanto, ma ero sovrappensiero.
Perdonami, scusami tanto, ma ero sovrappensiero.
Caption 25, Marika e Daniela – Il verbo chiedere
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Può essere utile ricordare che nella forma familiare, il mi viene attaccato alla fine del verbo: scusami, perdonami (e nella seconda persona plurale familiare: scusatemi, perdonatemi). Ma quando si usa la forma educata bisogna mettere il mi prima, facendo due parole: mi scusi, mi perdoni.
Signora mi scusi, Lei è parente della vittima?
Signora, mi scusi, lei è parente della vittima?
Capitolo 12, Il Commissario Manara – S1EP1 – Un delitto perfetto
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Attenzione! Se chiedi ad un amico di perdonarti, la domanda è: mi perdoni? Se invece stai dicendo “perdonami” a uno sconosciuto, è mi perdoni (e non è una domanda, ma un comando). Tutto ha a che fare con l’inflessione e il contesto.
Sono in ritardo, mi perdoni?
Sono in ritardo. Mi perdoni?
Mi perdoni, non ho sentito il Suo nome.
Perdonami, non ho sentito il Suo nome.
In molti casi, si può usare il generico chiedo scusa (chiedo scusa, chiedo perdono). In questo modo, non ci si preoccupa di coniugazioni complicate!
Nella TV italiana le interviste sono condotte usando la forma educata di indirizzo, ma in questo caso l’intervistatore conosce molto bene l’intervistato Tiziano Terzani, e vorrebbe fare un’eccezione.
Chiedo scusa ai telespettatori se userò il “tu” con lui.
Chiedo scusa ai telespettatori se userò il “tu” con lui.
Capitoli 24-25, Tiziano Terzani – Cartabianca
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Un altro modo per dire che ti dispiace è mi dispiace, spesso abbreviato in mi spiace, che è un po’ più pesante di “scusami” e non comporta necessariamente il perdono dell’altra persona.
Mi spiace, ma qualcuno doveva pur dirvelo. Questa è la realtà.
Mi spiace, ma qualcuno doveva pur dirvelo. Questa è la realtà.
Capitoli 74-75, Concorso internazionale di cortometraggio – A corto di idee
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Mi dispiace si usa anche quando non si tratta affatto di chiedere perdono, come quando si sente parlare di una disgrazia (avversità, perdita terribile). Nell’esempio seguente, il padre sta usando lasciare per dire che sua figlia è morta. Notate la finale plurale del participio (normalmente lasciato) che concorda con ci (noi).