VIVO Pathophysiology
Istologia epatica: Il lobulo
Il fegato è delimitato da una capsula di tessuto connettivo che si estende nella sua sostanza come setti altamente ramificati. I vasi sanguigni afferenti e i linfatici seguono questa strada di tessuto connettivo in tutto il fegato. I vasi afferenti attraversano un percorso separato dall’impalcatura del tessuto connettivo.
Nella sezione di fegato equino qui sotto (colorazione tricromica di Masson), la capsula e i setti sono colorati di blu, mentre gli epatociti sono magenta. Si noti come la capsula si estende come un setto nel fegato a circa un terzo della strada da sinistra, immediatamente sotto un grande vaso sanguigno capsulare.
I setti di tessuto connettivo che invaginano dalla capsula delineano i lobuli epatici, l’unità strutturale del fegato. Rispetto ad altre specie comuni, il tessuto connettivo che circonda i lobuli è particolarmente abbondante e facile da identificare nei fegati di maiale, come mostrato di seguito in una sezione colorata con H&E (passare il puntatore del mouse sull’immagine per confermare i confini dei lobuli).
Come si può osservare sopra, un lobulo è una disposizione approssimativamente esagonale di piastre di epatociti che si irradiano verso l’esterno da una vena centrale (CV) nel centro. Le vene centrali sono abbastanza prominenti e forniscono un facile mezzo di orientamento nelle sezioni di fegato.
Ai vertici del lobulo ci sono triadi portali regolarmente distribuite (note anche come tratti portali). L’esame di una triade in sezione trasversale dovrebbe rivelare un dotto biliare e rami dell’arteria epatica e della vena porta epatica. A causa del piano della sezione, si può spesso osservare più di una di ciascuna di queste strutture in un determinato tratto portale o l’assenza di una o più strutture. Anche i vasi linfatici sono presenti, ma sono difficili da vedere nelle sezioni standard di paraffina, che è probabilmente il motivo per cui non viene chiamata tetrade portale.
I lobuli sono quasi impossibili da mancare nel fegato suino, ma si dovrebbe essere in grado di riconoscerli anche in altre specie. Anche se i confini precisi dei lobuli sono a volte difficili da discernere, orientarsi sulle vene centrali e sui tratti portali permette una “facile” identificazione. Va da sé, naturalmente, che la maggior parte dei lobuli visti in una sezione di tessuto non sono così “tipici” come si vede qui e in altri testi di istologia.
L’immagine seguente è tratta da una sezione di fegato equino (colorazione H&E). Vedi se riesci ad immaginare il lobulo, poi sposta il puntatore del mouse nell’immagine per confermarlo.
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