La gatta sul tetto che scotta – Cineaste Magazine

L’adattamento per il grande schermo dell’opera, prodotto dalla MGM nel 1958 dall’intelligente, socialmente impegnato ma privo di immaginazione regista/sceneggiatore Richard Brooks (Blackboard Jungle, A sangue freddo) presentava grandi star come Elizabeth Taylor, Paul Newman, e – riprendendo con forza il suo ruolo teatrale di Big Daddy – Burl Ives. Il film fu molto acclamato e fu nominato per diversi premi Oscar, incluso quello per il miglior film, e sia Taylor che Newman furono nominati per le loro interpretazioni. Per quanto riguarda l’omosessualità che era al centro dell’opera, il Codice Hays eliminò ogni accenno di essa dal film.

Cat on a Hot Tin Roof è ambientato nella villa di Big Daddy in un’immensa tenuta, la più grande del Delta del Mississippi, con molti domestici neri. Big Daddy è un moribondo obeso, ma i medici gli hanno mentito dandogli un presunto certificato di buona salute. La sua famiglia si riunisce intorno a lui, apparentemente per festeggiare il suo sessantacinquesimo compleanno, e un Big Daddy spavaldo è raggiante perché pensa di avere una nuova prospettiva di vita. Ma c’è un testamento da firmare, e alcuni dei membri della famiglia e dei seguaci sono lì per assicurarsi di ereditare parte della sua ricchezza.

Le altre figure centrali del film sono suo figlio (il preferito di entrambi i genitori), il bello, alcolizzato, ex star del football Brick (Paul Newman) e la sua voluttuosa e sessualmente frustrata moglie “Maggie the Cat” (Elizabeth Taylor, che in alcune scene indossa solo una aderente sottoveste bianca). C’è anche lo stolido fratello maggiore “Gooper” (Jack Carson), avvocato aziendale di Brick, che è sempre stato poco amato e trattato da Big Daddy come se non esistesse. Gooper sta tramando per impossessarsi dei soldi di suo padre, e ha una moglie calcolatrice e avara Mae (Madeline Sherwood, che ripete la sua interpretazione teatrale), che lavora a braccetto con lui. Hanno cinque figli ostili, aggressivamente odiosi, “mostri senza collo”, che si esibiscono su indicazione di Mae per Big Daddy, che non li sopporta. Mae è singolarmente repellente, ostenta la sua fertilità e mette persino in imbarazzo Gooper con la sua raffica di cattiverie nei confronti di Brick e Maggie senza figli (e dell’ambiguità sessuale del loro matrimonio). Anche se Mae è una caricatura, rimane una presenza vivida per tutto il film. La famiglia è completata da Big Mama, Ida (Judith Anderson), leggermente isterica, inguardabile e abbattuta. Lei ha amato Big Daddy per i quarant’anni del loro matrimonio, ma lui la tratta con totale disprezzo e lei viene messa da parte da lui, diventando per lui solo qualcuno da maltrattare e umiliare.

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