Le invenzioni di Ben Franklin: l’armonica di vetro

L’Armonica di vetro

Un divertimento popolare in Inghilterra all’inizio del XVIII secolo era quello di suonare musica su calici di vino verticali, con toni creati strofinando le dita intorno al labbro dei bicchieri riempiti con diverse quantità di liquido. Nel 1761, Franklin creò una versione meccanizzata, e la chiamò Armonica (dalla parola italiana che significa armonia). Franklin lavorò con il vetraio londinese Charles James per costruire la sua Armonica, ed ebbe la sua prima mondiale all’inizio del 1762, suonata da Marianne Davies.

armonica

Lo strumento di Franklin azionato a pedale conteneva 37 coppe di vetro. Il musicista toccava i bordi delle ciotole con le dita inumidite dal trogolo dell’acqua. I bordi delle ciotole erano codificati per colore, secondo la nota. Per esempio, le C sono rosse, le D arancioni, le E gialle, ecc.

Da “The Life of Benjamin Franklin” di Jared Sparks

Dopo molte prove riuscì a costruire uno strumento di forma diversa, più comodo, e più esteso nell’ambito delle sue note. I suoi occhiali erano fatti a forma di semisfera, con un collo aperto o una presa nel mezzo, allo scopo di essere fissati su un fuso di ferro. Venivano poi disposti uno dopo l’altro, su questo fuso, il più grande ad un’estremità e diminuendo gradualmente di dimensione fino al più piccolo all’altra estremità. I toni dipendevano dalle dimensioni dei bicchieri. Il fuso, con la sua serie di bicchieri, era fissato orizzontalmente in una cassa, e girava con una ruota attaccata alla sua estremità più grande, sul principio di un comune filatoio.

L’esecutore sedeva davanti allo strumento, e i toni venivano tirati fuori applicando un dito bagnato sulla superficie esterna dei bicchieri mentre questi giravano. Lo chiamò Armonica, in onore della lingua musicale degli italiani, come dice in una lettera a Beccaria, in cui è minuziosamente descritto. Per qualche tempo l’Armonica fu molto usata. Una signorina Davies acquisì una grande abilità nel suonarla. Si esibiva in pubblico e, accompagnata da sua sorella, che era una cantante, esibiva la sua abilità nelle principali città d’Europa, dove attirava un grande pubblico e l’attenzione di persone distinte. Gli strumenti furono fabbricati a Londra e venduti al prezzo di quaranta ghinee ciascuno.

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