Palladianesimo

01 gennaio 2017

Uno stile classico che prende il nome dall’influente architetto Andrea Palladio

Villa Rocca Pisani, Lonigo, 1576 (Vincenzo Scamozzi) Jonathan Makepeace / RIBA Collections

Questo è uno stile classico, che prende il nome dall’architetto rinascimentale italiano Andrea Palladio (1508-1580) il cui lavoro e le cui idee hanno avuto una profonda influenza sull’architettura europea dall’inizio del XVII secolo fino ai giorni nostri. Palladio reinterpretò l’architettura romana per l’uso contemporaneo e pubblicò le sue idee ne ‘I Quattro Libri dell’Architettura’ (1570), che fu tradotto e ripubblicato in tutta Europa. La sua architettura era basata sulla simmetria, la proporzione e la sua codificazione degli ordini classici. Inigo Jones (1573-1652) portò le sue idee nell’Inghilterra giacobina, combinandole con elementi di altri architetti rinascimentali, tra cui Sebastiano Serlio (1475-1554) e Vincenzo Scamozzi (1548-1616), e la pratica francese contemporanea, creando così uno stile noto come anglo-palladianesimo. L’interpretazione di Jones portò una disciplina e un decoro rivoluzionari all’architettura inglese. Il suo uso delle facciate a tempio (un frontone sostenuto da colonne o pilastri) e la finestra veneziana divennero segni distintivi del design palladiano.

L’influenza di Jones durò per tutto il XVII secolo (anche se con diverse interpretazioni e manifestazioni) e fu alla base dello sviluppo di un tipo di casa (solitamente quadrata o rettangolare) che era simmetrica e ben proporzionata senza necessariamente usare caratteristiche classiche. All’inizio del XVIII secolo, una nuova generazione di architetti, in particolare Colen Campbell e Lord Burlington, incoraggiarono una rivalutazione di Palladio e Jones e si misero a far rivivere la loro architettura. Essi promossero il palladianesimo attraverso pubblicazioni che stabilirono un linguaggio architettonico e un vocabolario che dominò il gusto per gran parte del secolo. Attivi in Inghilterra le loro idee si manifestarono principalmente nell’architettura domestica, specialmente la casa di campagna. L’anglo-palladianesimo fu poi esportato nelle colonie americane a partire dagli anni 1740 e in Europa, in particolare in Germania e Russia a partire dagli anni 1760.

Negli Stati Uniti, il palladianesimo rimase lo stile prevalente per gli edifici pubblici fino agli anni 1930 e non è mai passato di moda per l’architettura domestica. Anche oggi, alcuni architetti contemporanei sono influenzati dalle idee palladiane sulla pianificazione e la proporzione, senza l’uso di elementi dell’architettura classica.

Cosa cercare in un edificio palladiano

  • Proporzione
  • Simmetria
  • Finestra palladiana
    (conosciuta anche come Serliana o finestra veneziana)
  • Fronte del tempio
  • Uso degli ordini (opzionale)

Articolo di Suzanne Waters
British Architectural Library, RIBA

Chiswick House Londra, 1729 (Richard Boyle, 3rd Earl of Burlington) Bernard Cox / RIBA Collections
Palladian Bridge, Stowe, Buckinghamshire, 1738 (James Gibbs) Bernard Cox / RIBA Collections
Casa della Regina, Greenwich, Londra, 1640 (Inigo Jones) Edwin Smith / RIBA Collections

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1. Villa Rocca Pisani, Lonigo (Vincenzo Scamozzi) Jonathan Makepeace / RIBA Collections RIBA39946

2. Chiswick House London: la facciata d’ingresso, 1729 (Richard Boyle, 3° conte di Burlington) Bernard Cox / RIBA Collections RIBA3431-58

3. Palladian Bridge, Stowe, Buckinghamshire, 1738 (James Gibbs) Bernard Cox / RIBA Collections RIBA3773

4. Queen’s House, Greenwich, Londra, 1640 (Inigo Jones) Edwin Smith / RIBA Collections RIBA5316

Tutte queste immagini fanno parte della RIBA Library and Collections. L’ingresso è gratuito e tutti sono invitati a visitarle.

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