Il termometro di Réaumur conteneva alcool diluito (etanolo) ed era costruito sul principio di usare 0° per la temperatura di congelamento dell’acqua, e graduare il tubo in gradi, ognuno dei quali era un millesimo del volume contenuto dal bulbo e dal tubo fino al segno zero. Suggerì che la concentrazione dell’alcool impiegato fosse tale da iniziare a bollire a 80 °Ré – cioè quando si fosse espanso in volume dell’8%. Scelse l’alcool invece del mercurio perché si espande più visibilmente, ma questo poneva dei problemi: i suoi termometri originali erano molto ingombranti, e il basso punto di ebollizione dell’alcool li rendeva inadatti a molte applicazioni. I costruttori di strumenti generalmente sceglievano liquidi diversi, e poi usavano 80 °Ré per indicare il punto di ebollizione dell’acqua, causando molta confusione. Nel corso del 1772 Jean-André Deluc studiò le diverse sostanze allora utilizzate nei termometri e concluse che i termometri a mercurio erano i migliori per l’uso pratico; per esempio, se due quantità uguali di acqua a x e y gradi venivano mescolate, la temperatura del risultato era allora la media di x e y gradi, e questo rapporto era affidabile solo quando veniva utilizzato il mercurio. Dalla fine del XVIII secolo il mercurio fu usato quasi senza eccezione. La sua gamma va da 0 a 80 gradi