- Elizahenna Del Jesus
- 20 ottobre 2017
Utilità dei verbi
Verbi che usiamo quotidianamente. Sono parole che definiscono le azioni e ci aiutano a rendere completo il nostro linguaggio per poter comunicare con successo con gli altri. In ogni frase c’è una parola che informa su ciò che si sta facendo, dicendo, pensando… cioè, ci informa sulle azioni di qualcuno.
Per esempio, ‘Oggi mangiamo lenticchie’, il verbo sarebbe ‘comemos’, la cui radice sarebbe ‘com’ e ‘emos’ la desinenza (la radice rappresenta il significato di base del verbo e la desinenza indica il numero, la persona, il tempo e il modo).
Tutti i verbi sono parole che ti dicono cosa fa o succede un soggetto, sono parole che ti dicono azioni o stati che accadono in un certo tempo e anche parole che ti dicono cosa sta facendo, facendo o pensando qualcuno in un certo momento. I verbi sono senza dubbio essenziali per poter comunicare sia nella lingua orale che in quella scritta. Segnano la divisione in una frase di soggetto e predicato.
Tipi di verbi secondo la loro coniugazione o inflessione
Verbi regolari: sono coniugati in modo uniforme senza alcun cambiamento nel loro gambo. Questi verbi si riconoscono facilmente dai loro terminali nella 1ª coniugazione: -ar, 2ª coniugazione: -er e 3° coniugazione: – ir. Infiniti come: amar, correr, vivir.
Per sapere se un verbo è regolare o no basta guardare le forme in tre tempi: il presente indicativo, il passato perfetto semplice e il futuro indicativo. Per esempio del verbo partir: part-o (presente indicativo), part-í (il preterito perfetto semplice) e part-iré (futuro indicativo).
Verbi irregolari: I verbi irregolari sono quelli che cambiano la loro radice quando vengono coniugati. Per esempio: contar: cuento.
Verbi impersonali: Verbi che si usano solo nelle frasi infinitive e sempre nella terza persona di ogni tempo.
Verbi difettivi: Non hanno forme verbali nella loro congiunzione. Per esempio: abolir, soler…
Oltre ai tipi di verbi secondo la loro coniugazione o inflessione, possiamo trovarne altri:
Verbi che dalla durata temporale delle azioni:
Perfettivi: sono verbi in cui il risultato della loro azione non avviene fino a quando non finisce.
Imperfettivo: sono verbi che indicano l’azione senza il suo termine.
Secondo il contributo di significato che offrono possono essere:
Copulativi (ser ed estar): verbi che funzionano come collegamento tra il soggetto e ciò che si dice su di esso, che non cambia il significato.
Semicopolativi: detti anche semipredicativi ed è a metà strada tra il verbo copulativo e il verbo predicativo in quanto ha caratteristiche di entrambi.
Predicativi: usati per esprimere un’azione, uno stato o una passione.
Transitivo: quando l’azione che si compie ricade su un’altra cosa.
Riflessivi: sono formati da un verbo e un pronome riflessivo.
Intransitivi: sono quelli che non hanno un oggetto diretto o un complemento.
Per sostenere il significato di altri verbi:
Ausiliari: non hanno contenuto lessicale e sono sempre usati come complemento del verbo principale. (verbo haber)
Reciproco: quando c’è un cambiamento di azione tra due cose o esseri.
Quando si usano i verbi
Una volta arrivati a questo punto è importante sapere come si usano i verbi per poterlo fare correttamente. Un verbo è una parola che viene usata per mostrare un’azione e ha una connessione tra il soggetto e un sostantivo, anche se viene usato anche per mostrare lo stato d’animo del soggetto. I verbi d’azione di solito mostrano infiniti di azione come correre o cantare e i verbi di collegamento collegano due parole, come: il ragazzo ha fame.
Inoltre, i verbi sono usati a seconda che siano verbi personali o non personali. Nei verbi personali ci mostrano la persona, il tempo, l’umore e il numero. Nei verbi non personali non sono coniugati e non hanno finali o suffissi (infinito, gerundio e participio).