Il 18 settembre è il National HIV/AIDS and Aging Awareness Day, una giornata per richiamare l’attenzione sul numero crescente di persone che vivono una vita lunga e piena con l’HIV e sulle sfide legate all’invecchiamento della prevenzione, del test, del trattamento e della cura dell’HIV.
Le persone con HIV vivono più a lungo grazie al trattamento con farmaci anti-HIV. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), nel 2016, quasi la metà delle persone negli Stati Uniti che vivevano con HIV diagnosticato avevano 50 anni o più. Nel 2017, circa una su sei nuove diagnosi di HIV si è verificata in questo gruppo di età. Le persone che invecchiano con l’HIV possono affrontare sfide legate al trattamento, come le interazioni farmacologiche tra i farmaci per l’HIV e i farmaci usati per altre condizioni.
Gli adulti più anziani devono anche affrontare la prevenzione e il test dell’HIV. CDC riferisce che tra gli adulti di età pari o superiore a 55 anni che hanno ricevuto una diagnosi di HIV nel 2015, il 50% aveva vissuto con l’HIV per 4,5 anni prima della diagnosi. Una diagnosi ritardata significa che il trattamento con i farmaci per l’HIV è anche ritardato, il che dà all’HIV più tempo per danneggiare il sistema immunitario. Le diagnosi tardive possono verificarsi perché gli anziani possono non pensare di essere a rischio di HIV e possono confondere i sintomi dell’HIV con quelli del normale invecchiamento. I fornitori di assistenza sanitaria non sempre testano le persone anziane per l’infezione da HIV.
Sfogliate i link qui sotto per trovare le risorse del National HIV/AIDS and Aging Awareness Day e le informazioni su HIV e invecchiamento.