SPF (sun protection factor) è una misura relativa di quanto tempo una protezione solare vi proteggerà dai raggi ultravioletti (UV) B. La causa principale di arrossamenti e scottature, i raggi UVB tendono a danneggiare l’epidermide, gli strati esterni della pelle, dove si verificano le forme più comuni (e meno pericolose) di cancro alla pelle. Questi tumori sono legati all’accumulo di sole nel corso degli anni. Un altro tipo di cancro della pelle, il melanoma, si pensa che sia causato da esposizioni brevi e intense, come una scottatura da vesciche.
Supponendo che tu lo usi correttamente, se ti scotti dopo 20 minuti al sole, una protezione solare SPF 30 protegge per circa 10 ore. Ma l’intensità e la distribuzione della lunghezza d’onda dei raggi UVB variano durante il giorno e in base al luogo. E questo calcolo non si applica ai raggi UVA.
I raggi UVA sono abbastanza lunghi da raggiungere lo strato dermico della pelle, danneggiando il collagene e il tessuto elastico. Quello strato è anche dove si trovano le cellule che stimolano lo scurimento della pelle; ecco perché i raggi UVA sono considerati i raggi abbronzanti dominanti. (I raggi UVA sono anche usati nei lettini abbronzanti.) Anche se molte persone pensano ancora che l’abbronzatura abbia un aspetto sano, in realtà è un segno di danno al DNA: la pelle si scurisce in un tentativo imperfetto di prevenire l’ulteriore danno, che può portare alle mutazioni cellulari che scatenano il cancro della pelle.